Dalla Cassazione arriva una nuova vittoria sulla mobilità straordinaria 2016/17.Dalla Cassazione arriva una nuova vittoria sulla mobilità straordinaria 2016/17.

Nuova vittoria in Cassazione: mobilità scolastica straordinaria a.s. 2016/2017- La Corte di Cassazione cassa  la sentenza della Corte d’Appello di Palermo e rinvia per un nuovo giudizio.

La vicenda ha avuto inizio nell’a.s. 2016/17, quando migliaia di insegnanti siciliani -neoimmessi in ruolo- si sono visti trasferire forzatamente verso le province del Nord Italia. Questa mobilità straordinaria ha scatenato un ampio contenzioso nei tribunali di tutta Italia.

Il caso oggetto della recente ordinanza n. 22490 pubblicata lo scorso 24 giugno riguarda una di queste insegnanti, il cui trasferimento è stato oggetto di una lunga e complessa battaglia legale.

Inizialmente, il Tribunale di Palermo aveva accolto il suo ricorso, ritenendo illegittime le operazioni di mobilità per degli errori nell’assegnazione di alcune sedi.
Il Ministero dell’istruzione aveva impugnato la sentenza e la Corte d’Appello di Palermo aveva ribaltato la decisione di primo grado revocando il trasferimento e condannando l’insegnante al pagamento delle spese di lite.

La Corte Suprema con la sua pronuncia ha stabilito un principio di diritto fondamentale: in materia di mobilità, la prova della spettanza o meno della sede rivendicata grava sul Ministero e non sul docente, come invece erroneamente affermato dalla Corte d’appello con la sentenza impugnata.

La Corte di Cassazione ha cassato la sentenza con rinvio alla Corte d’Appello di Palermo, in diversa composizione, la quale dovrà ora riesaminare la questione alla luce dei sopra richiamati principi in punto di onere della prova.

Il lungo e complesso procedimento è stato seguito dagli avvocati Francesca Palumbo e Giuseppe Limblici che da anni si occupano proprio del contenzioso relativo alla di mobilità scolastica.

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